Il colloquio di lavoro è sicuramente quella situazione che confronta due persone sconosciute, fino a quel momento. Lo scopo è quello di decidere in merito al lavoro che viene offerto. Un colloquio di lavoro infatti non deve essere visto solo ed esclusivamente come una prova d’esame, da dover superare a tutti i costi. Chi cerca del personale ha ben chiaro la persona giusta che servirà alla propria attività e chi invece vuole trovare un lavoro offre le proprie competenze ed esperienze. Quindi, non è una gara dove si vince o si perde, ma piuttosto l’incontro tra domanda e offerta dei requisiti giusti. L’importante è presentarsi al colloquio di lavoro completamente sereni e tranquilli, per favorire un primo contatto positivo tra candidato e selezionatore. Solo dopo sarà necessario conoscere a larghe linee la personalità e la vita professionale di chi si offre per quella specifica mansione. Il tempo che si ha a disposizione in un colloquio di lavoro è piuttosto limitato, di conseguenza vengono chiesti alcuni importanti quesiti generici a cui rispondere sinceramente e senza timore. Vediamo insieme allora le domande più comuni nei colloqui di lavoro.
Mi parli un po’ di sè
A questa domanda è bene rispondere parlando non della propria vita privata, ma preferire l’ambito professionale. In effetti il selezionatore vuole conoscere l’esperienza, gli studi portati a termine e i risultati ottenuti di questo o quel candidato, al fine di capire subito la competenza che gli viene offerta.
Perché vuole lavorare per noi?
Se ad un colloquio di lavoro viene posta questa domanda, l’unico modo per rispondere bene è quello di esporre la propria conoscenza sull’attività dell’azienda che offre il lavoro. Infatti, è una domanda che viene sottoposta quasi sempre e risulta inevitabile, proprio per sapere le varie intenzioni e affinità di chi si propone.
Quale può essere un suo difetto?
Ognuno di noi, chi più o chi meno, ha dei difetti, oltre a tante qualità e virtù. Tuttavia, in un colloquio di lavoro è consigliata la sincerità.
Anche se sarà d’obbligo esporre pure le proprie capacità, ambizioni, ed equilibrio. È meglio quindi non esporre un difetto immaginario per evitare di parlare di se stessi.
Qual è la sua ambizione professionale?
Anche questa è una delle classiche domande fondamentali per capire meglio un potenziale dipendente e quali sono le sue aspirazioni future e la sua voglia di apprendere. Certamente chi risponde non dovrà esagerare nel raccontare sogni troppo diversi dalla realtà aziendale.
Perché vuole lasciare il suo attuale lavoro o lo ha già abbandonato?
Il selezionatore vuole sapere il perché la persona che ha di fronte vuole abbandonare il lavoro attuale o quello che ha già lasciato. I motivi possono essere tanti e conoscerli è importante per non assumere chi magari dopo qualche mese si dimette. Dall’altra parte, per rispondere al meglio, è bene spiegare che questa sarebbe una grande opportunità, da non perdere. Alla fine delle varie domande, lasciare il proprio curriculum, se non era già stato inviato, e congedarsi con una stretta di mano e un sorriso.