Il curriculum vitae deve raccontare chi sei. Se questo non emerge, il tuo cv non è efficace. Ecco perché moltissimi recruiter al giorno d’oggi non adorano il formato europeo, esso infatti limita le possibilità di personalizzazione.

Non bisogna mai dare per scontato di saper compilare un curriculum, perché il mercato del lavoro è volubile e si digitalizza di continuo. Serve allenarsi a personalizzare il proprio curriculum, infatti un grave errore è inviare il cv sempre uguale a tutte le aziende o addirittura fare un invio multiplo a più posizioni aperte in una sola volta.

Ecco allora qualche consiglio indispensabile per sistemare al meglio il tuo cv:

AZIONI GENERALI
FORMATO: abbiamo ormai capito che il formato europeo è da abbandonare, salvo rari casi in cui è esplicitamente richiesto. Molto meglio un testo suddiviso in macro e micro sezioni personalizzabili e senza tabelle. Quando lo invii ricordati sempre di allegarlo in formato PDF piuttosto che in DOC.
NOME del FILE: fai sempre attenzione, prima di inviare un curriculum, a come lo hai nominato. Il corretto nome del file deve essere “CV Nome Cognome” o al massimo in forma estesa “Curriculum Vitae Nome Cognome”.
CONTATTI: sono importantissimi per poter essere chiamati, quindi vanno messi all’inizio del testo in alto a sinistra. Come puoi notare nel cv di prova, oltre al nome e cognome in stampato è necessario inserire: indirizzo di residenza con cap e città, data e luogo di nascita, recapito telefonico e email, patente e disponibilità a trasferimenti.
SEZIONI: il cv deve essere diviso in aree contraddistinte da titoletti e prima fra tutte è sempre bene inserire i propri obiettivi professionali. In questo modo si dimostra subito al recruiter quali sono le nostre ambizioni nel settore e di quale stoffa siamo fatti. Bastano 3/4 righe in forma testuale, non per elenchi puntati. Le altre sezioni devono essere: esperienza professionale, istruzione e formazione, capacità e competenze (a sua volta divisa in: linguistiche, informatiche, personali) e interessi.
TRATTAMENTO DATI: l’ultima cosa da inserire a fondo pagina sul curriculum è la frase di autorizzazione al trattamento dei propri dati personali. Deve essere scritta così: Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

ACCORGIMENTI STILISTICI
CARATTERE: va benissimo il classico Times New Roman, professionale e pulito. Attenzione anche all’uso di stampatello e grassetto: mai esagerare, utilizzali solo per i titoli delle sezioni o per segnalare il ruolo lavorativo e i titoli di studio. Il corsivo invece è adibito a titoli di progetti o di tesi e parole straniere. Se il ruolo per il quale ti stai candidando è molto creativo o artistico puoi osare altri font o colori, ma tieni sempre conto che è il tuo biglietto da visita per il lavoro.
FOTO: nonostante non sia obbligatoria è meglio metterla perché alcuni recruiter scartano i cv che non ce l’hanno. Va inserita in alto a destra in formato fototessera.
FIRMA: chiude il curriculum prima del trattamento dati ed è sempre consigliato inserirla in originale. Se consegni a mano il cv realizzala dopo la stampa in penna nera, se invece lo invii per email o procedure telematiche inserisci una scannerizzazione della tua firma reale. È un accorgimento che lascia trasparire subito l’attenzione per i dettagli e la precisione nel lavoro.
curriculum creatività

PERSONALIZZAZIONE
L’aspetto più originale di tutto il curriculum è la parte di competenze personali e interessi, perché è il momento in cui puoi davvero parlare di te e farti conoscere. Ricordati sempre che il curriculum è un documento di tipo professionale quindi evita racconti di episodi della tua vita e privilegia piuttosto quegli aspetti che possono avere un risvolto utile nel lavoro.
Meglio utilizzare un elenco puntato per questa sezione perché più breve e ordinato, ma inserisci sempre la motivazione per ogni competenza. Ad esempio: non ha senso scrivere di avere grandi doti di leadership se non sono comprovate, meglio inserire di saper gestire dei collaboratori perché si ha già avuto esperienza con 7 persone nella compagnia di teatro. O ancora non venderti come responsabile, affidabile e capace di lavorare per obiettivi se non l’hai mai fatto. Meglio scrivere il nome del progetto universitario (o di altra natura) che hanno affidato interamente a te.
Negli interessi è anche qui importante dare garanzie concrete (quando possibile), come ad esempio inserire il nome dell’associazione di volontariato che aiuti o il corso informatico che hai frequentato.