Deal significa in inglese “affare”. É dunque dealer chiunque fa affari, cioè guadagna, acquistando a un prezzo e rivendendo a un prezzo superiore. É dealer insomma il commerciante. Il termine dealer tuttavia viene usato in Inghilterra e negli Stati Uniti per indicare anche alcune figure che negoziano professionalmente attività finanziarie: l’operatore di Borsa che effettua gli ordini di acquisto e vendita, e in Usa anche il cambiavalute. In Italia viene utilizzato per indicare un particolare operatore finanziario: colui che acquista direttamente in Borsa azioni, obbligazioni, valute, titoli e ogni altra sorta di attività finanziarie per poi rivenderle, nella speranza di ricavarne un profitto.
In questo senso, il dealer è un soggetto autorizzato a operare in Borsa. Non tutti gli operatori di Borsa però sono dealer, lo sono solamente coloro che negoziano attività finanziarie in nome proprio o della società per la quale lavorano, nell’interesse proprio o di quella, e con risorse proprie o della società finanziaria. Caratteristica specifica del dealer, qualunque sia l’accezione nella quale viene utilizzato il termine, è infatti quella di assumersi in proprio i rischi dell’operazione. Non è dealer pertanto l’operatore che compra e vende per conto di propri clienti e con loro fondi: costui viene invece detto broker. Non è dealer, inoltre, il generico investitore: costui infatti non è abilitato a operare direttamente in Borsa, ma deve agire per il tramite di un intermediario, in genere un broker (non un dealer perché, come detto, costui opera esclusivamente per conto proprio o della società finanziaria per la quale lavora).
Tra i dealer spiccano i primary dealer. Come suggerisce l’aggettivo, di chiara origine latina, i primary dealer sono quelli più importanti. Ogni mercato finanziario ha i propri. A Londra sono primary dealer quelle istituzioni che per autorizzazione della Banca d’Inghilterra hanno il compito di acquistare titoli di Stato, quando l’offerta eccede la domanda; a New York, vengono così definiti gli istituti di credito che possono acquistare titoli di Stato direttamente dalla Federal Reserve Bank (la Banca Centrale statunitense); in Italia, sono primary dealer le banche e le imprese di investimento che si impegnano a fornire di continuo il loro prezzo di acquisto (bid) e di vendita (ask) su un insieme di titoli di Stato trattati sul mercato telematico dei titoli di Stato (Mts).
Per essere primary, questi soggetti devono presentare requisiti patrimoniali, operativi e professionali particolarmente elevati. Nel mercato telematico italiano dei titoli di Stato è stata individuata un’ulteriore categoria di operatori, che per la loro importanza vengono classificati superprimary dealer, detti anche specialisti. In pratica, si tratta di primary dealer che presentano requisiti patrimoniali e di operatività ancora più elevati rispetto a quelli fissati per i primary.