La curva dei rendimenti rappresenta nella maniera più immediata possibile, ossia graficamente, come si allineano i rendimenti dei titoli di Stato in funzione della durata. In un piano cartesiano, sull’asse delle ascisse (orizzontale) vengono scandite le durate; su quello delle ordinate (verticale), giace la scala dei rendimenti.
a curva si costruisce individuando nel piano i punti in cui a ciascuna durata corrisponde il relativo rendimento. Normalmente la curva dei rendimenti si presenta come una linea inclinata verso l’alto: il che coincide con la situazione tipica, in cui i rendimenti dei titoli a più lunga durata superano quelli dei titoli a breve. In circostanze particolari, tuttavia, la curva può avere inclinazione opposta: in tal caso, si ha la cosiddetta curva inversa. Ciò accade per esempio quando il mercato ha aspettative future di una rapida e consistente riduzione del tasso d’inflazione. A fronte di una crescita dei prezzi rallentata, inferiore è il rendimento nominale richiesto, visto che agli investitori interessa, principalmente, quello reale, al netto cioè della perdita di potere d’acquisto della moneta. Terza forma “classica” della curva dei rendimenti è quella piatta, che si ha quando i titoli offrono lo stesso rendimento, indipendentemente dalla loro durata.
Se queste sono le tre inclinazioni che può assumere la curva, infinite sono le linee che essa può tracciare: gobbe o avvallamenti possono intervenire in corrispondenza di qualsiasi maturità, a seconda delle valutazioni che il mercato svolge sulla singola durata. Nonostante la curva dei rendimenti fornisca un’immagine visiva globale della distribuzione dei rendimenti, la sua funzione principale consiste nel fornire un termine di riferimento per determinare prezzi e rendimenti dei titoli obbligazionari emessi da soggetti diversi dallo Stato.
Essa infatti viene disegnata sui titoli di Stato perché sono i soli che possiedono questa duplice caratteristica: presentano tutti lo stesso standing creditizio, che nella fattispecie possiede un profilo di rischio minimo visto che garante dei pagamenti è lo Stato; e sono molto liquidi, ossia molto negoziati sul mercato e perciò facilmente vendibili, per cui il loro prezzo, e quindi il loro rendimento, ha una significatività molto elevata.