Internet è diventato da qualche anno a questa parte uno dei canali privilegiati per vendere o acquistare un’automobile di seconda mano. I siti che offrono questo servizio non sono però tutti uguali e occorre tener presente che la compravendita vera e propria, nonostante il primo contatto in rete, deve essere condotta faccia a faccia per evitare da entrambe le parti ogni minaccia di truffa. Informati sui vantaggi e sui rischi della compravendita digitale proseguendo nella lettura della nostra guida.
Il primo passo da compiere per far partire la compravendita digitale è la scelta del sito internet più adatto alle proprie esigenze. I siti che permettono di vendere o comprare macchine usate possono essere catalogati in tre macro-categorie: portali per l’inserimento di annunci, siti di aste e siti di aziende, come ad esempio concessionarie e rivenditori di ricambi automobilistici.
Il vantaggio che accomuna tutte le categorie è la possibilità di reperire più contatti in meno tempo rispetto alle tradizionali inserzioni cartacee o al giro per concessionarie in cerca del preventivo giusto. Inoltre, nel caso degli annunci e delle aste, vengono meno i costi di intermediazione delle concessionarie.
Tuttavia, prima di allargare troppo il raggio d’azione, non bisogna dimenticare che il veicolo in oggetto va comunque visto, provato e consegnato di persona. Ve lo diciamo sia per accertarsi delle condizioni della merce, sia per non rischiare con pagamenti anticipati che potrebbero rivelarsi fasulli.
Dopo aver deciso a quale piattaforma digitale affidarsi, chi vende dovrà pensare prima di tutto al prezzo, o meglio alla fascia di prezzo in cui collocare la propria auto. Lo strumento indispensabile in questa fase è il listino dell’usato.
I più autorevoli sono quelli pubblicati dalla rivista Quattroruote, anche online, ed Eurotax (Sanguinetti Editore) consultabile parzialmente gratis sul sito Al Volante. In alternativa ci si può fare un’idea cercando sui portali di annunci modelli di marca, modello, anno di immatricolazione e chilometraggio simili al proprio e controllare i prezzi.
Anche chi intende acquistare dovrà stabilire un budget e la soglia sopra la quale non andare oltre. Gli strumenti citati prima sono utili anche in questo caso per orientarsi tra i prezzi e per comprendere se sono in linea col mercato oppure no. Chi compra deve stare inoltre molto attento a controllare nel modo giusto l’automobile una volta che ha l’opportunità di vederla di persona. Se non si è esperti, meglio farsi accompagnare da un meccanico di fiducia.
L’ultimo e fondamentale passo è mettersi d’accordo col proprio interlocutore sul metodo di pagamento e sul disbrigo delle pratiche automobilistiche. Ricordiamo infatti che le transazioni in contanti sono consentite dalla legge italiana soltanto fino a 999 euro. Il miglior modo di stare alla larga dalle truffe è quello di restare scettici nei confronti di chi propone l’affare del secolo, perché quasi certamente si rivelerà tutt’altro che un guadagno. Ovviamente è sempre meglio stipulare una scrittura privata, utilizzando questo modello, in cui riportare tutte le condizioni della compravendita.
Quanto al passaggio di proprietà, il pagamento spetta a chi acquista l’autovettura, salvo accordi diversi tra le parti. La consegna della modulistica, compreso l’atto di vendita vero e proprio (generalmente si utilizza il retro del certificato di proprietà), va fatta presso le unità territoriali dell’ACI, le agenzie di pratiche auto. Le strade alternative possono essere gli uffici comunali (che, però, rappresentano l’operazione più onerosa) o il notaio. Una documentazione in regola è fondamentale per non incorrere in guai assicurativi o col fisco.
La scelta del sito va calibrata prendendo in considerazione alcuni aspetti. Il primo è il tempo a propria disposizione. Pubblicare un annuncio o contattare un sito è sicuramente rapido. In compenso, vagliare le richieste, mostrare la propria automobile agli interessati, o al contrario controllarla e provarla con un test drive, richiede tempo e organizzazione. Ultimamente, però, sono nati anche siti che consentono di vendere auto usate in giornata.
Un altro punto da non sottovalutare è la propria esperienza e abilità nella trattativa. Contrattare un prezzo è una capacità che non tutti hanno.
Pubblicando un annuncio o scegliendone uno, stando al metodo più comune di affrontare una compravendita digitale, il peso della procedura ricade interamente sulle proprie spalle. Per questo è importante prepararsi prima e raccogliere quante più informazioni possibili, in modo da non rischiare di vendere sottocosto o di pagare di più un’autovettura che non vale quei soldi.
Un elemento critico in una compravendita di automobili di seconda mano su Internet è quello della sicurezza. I siti che ospitano le inserzioni o le aste, pur facendo regolari controlli a campione sugli utenti e ricevendo le segnalazioni di truffa, non possono monitorare al 100% l’affidabilità di ogni annuncio.
In ultima analisi, spetta agli utenti accertarsi dell’identità delle persone o delle aziende con cui entrano in contatto. E non è sempre facile. Più semplice invece è cercare recensioni e credenziali delle concessionarie trovate su Internet.
Se non si conosce il valore commerciale della propria auto, vanno messi in conto i costi di valutazione. Sono molti i siti web che offrono quotazioni gratuite. Ma per avere una panoramica completa del mezzo, che comprenda anche la valutazione degli optional e dello stato di usura, è indispensabile un parere professionale, con prezzi variabili a seconda delle officine.
In secondo luogo ci sono i costi della burocrazia. Un passaggio di proprietà può arrivare a costare anche qualche centinaio di euro, in quanto viene calcolato a seconda dei KW di potenza del motore e di un moltiplicatore, diverso da Regione a Regione, a cui si aggiunge la marca da bollo da 16 euro per l’atto di vendita.
Infine vanno calcolati il costo del carburante, necessario a incontrare i potenziali acquirenti o venditori, e il tempo speso per condurre e portare a termine la compravendita.